MODE IMBARAZZANTI DEL PRIMO DECENNIO DEGLI ANNI 2000

15:27

Durante uno dei miei viaggi mentali mi sono trovata protagonista di un flashback che mi ha riportato indietro al 2005. E alle sue mode più perdi dignità.


  • NETLOG 
Prima che spopolasse Facebook chi di noi non ha avuto un account su Netlog o un altro di questi social network? A posteriori li descriverei solamente con una parola: DISAGIO. Questi luoghi virtuali erano popolati da emo con il ciuffo fino agli occhi e truzzi con chili di gel, i Carrera viola sulla punta del naso e le foto modificate con stelle fluo e didascalie imbarazzanti. Aiuto.



Limited edition? Per fortuna.

Ehm. Si commenta da solo.















  • I "BALLERINI" DI TECKTONIK

Ve li ricordate gli indemoniati che ballavano la Tecktonik? Che fine hanno fatto? L'evoluzione della specie ha fatto il suo corso? Questo video, emblema del fenomeno, parla da solo:





  • LE MAGLIE MONELLA VAGABONDA & CO.
Il primo decennio degli anni 2000 ha visto venire alla luce una serie incredibile di marchi orrendi e pacchiani che però hanno avuto uno strabiliante successo. Personalmente preferisco non sapere che fine abbiano fatto i designer delle magliette "Monella Vagabonda", "Follettina Girl" e la loro controparte maschile "JONK46".

Che classe.

Cose sobrie ed eleganti.



  • I JEANS CON LE SCRITTE SUL SEDERE
I più famosi erano gli Angel Devil con le ali, dopo di loro una serie infinita di imitazioni. Tutti orrendi allo stesso modo, ovviamente.


  • GLI EMO
Se non sbaglio la sottocultura Emo ha origini precedenti agli anni 2000, tuttavia almeno in Italia ha avuto un grande successo, soprattutto tra gli adolescenti, proprio in questi anni.

Come dimenticare.

Ciuffi lunghissimi, frange che coprono gli occhi, jeans aderenti, chili di matita sugli occhi. Si professavano sensibili, emotivi, tendenti alla depressione proprio a causa della loro "emotività". E da qui casi di croncaca legati ad autolesionismo, anoressia, suicidi e altre cose allegre. D'altronde se ascolti i dARI e i Tokio Hotel non puoi sperare in molto meglio.

I Tokio Hotel




  • IL P:GOLD e OBI BABY
Ecco. Ad essere onesta non mi è ancora chiaro cosa fosse. So solo che andava un sacco di moda, la gente aveva le magliette del P:GOLD e andava in giro dicendo di essere fiera di essere p goldina e di partecipare a queste serate in discoteca con il loro mentore Obi Baby. In effetti ho provato a cercare qualche informazione in più ma sembra che anche il web abbia costretto all'oblio questo fenomeno, il massimo che si trova è un link a una pagina di Nonciclopedia.


La sobrietà dei p goldini. Su un treno. BOH.

  • GLI STATI SU FACEBOOK IN TERZA PERSONA
Non sembravamo tutti posseduti dal demonio? "Sta pensando a quanto sia brutta la pioggia", "Vuole andare a dormire". Non so bene per quale gioco di parole Mark Zuckerberg ci abbia indotto a scrivere stati su Facebook in questo modo, ma ogni volta che ci penso mi sale la depressione.

  • MSN MESSENGER
Prima di Skype, prima delle chat di Facebook, prima di Whatsapp. All'alba dell'era del web 2.0 si comunicava con Messenger. Allucinati dal fatto che si potesse comunicare all'infinito e gratis, nell'epoca in cui gli sms costavano 15 centesimi l'uno e avevamo tutti dei vecchi Nokia con il T9, si passavano ore su MSN. Come dimenticare i "trilli", simpatici come il fischio del gesso che stride sulla lavagna, le emoticon da scaricare, e per i più cool gli extra non ufficiali per scrivere in diverse tonalità di colori fosforescenti bruciando le retine dei poveretti che leggevano dall'altra parte dello schermo.


E come dimenticare gli account di sconosciuti che aggiungevano la gente in massa. E poi si rivelavano nel 99% dei casi maniaci sessuali, feticisti e pedofili. Carina l'epoca di MSN Messenger.



Insomma, il primo decennio degli anni 2000 era pieno di cose imbarazzanti. Probabilmente tra dieci anni troveremo altrettante cose che oggi ci sembrano normali o addirittura alla moda che ci faranno vergognare al punto di volerle cancellare dalla faccia della Terra. 

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