6 COSE DA SAPERE PRIMA DI INIZIARE A STUDIARE IL CINESE
23:15
Visto che studio cinese da quasi tre anni ho pensato di scrivere questa mini guida per aiutare chi intende affacciarsi allo studio di questa lingua.
La mia faccia dopo ore di studio |
Mi ricordo che quando mi sono iscritta al mio corso di laurea, Comunicazione interculturale, dovevo scegliere quale lingua orientale studiare tra cinese, giapponese e arabo. A differenza di alcune persone che avevano scelto questo corso proprio per studiare una lingua in particolare, io l'ho scelto perché mi piaceva il tipo di approccio (molto sociologico e antropologico) e perché mi stuzzicava l'idea di studiare una lingua un po' diversa dal solito.
Quale lingua? Per alcune settimane ho cercato il più possibile informazioni sulle tre lingue per capire quale facesse al mio caso, ma in realtà il materiale era piuttosto scarso e più o meno fino al primo giorno di lezione ero ancora molto indecisa.
Alla fine come avrete intuito ho scelto il cinese.
Ecco alcune cose che dovreste sapere prima di iniziare a studiare cinese, sperando che possa aiutarvi nella scelta:
1) STUDIARE CINESE RICHIEDE IMPEGNO
Per prima cosa sappiate che imparare una lingua molto diversa e complessa, per noi occidentali, richiede grande impegno. All'inizio vi troverete abbastanza spaesati ma è importante stare al passo da subito anche se costerà uno sforzo non indifferente. Anche solo cercare di entrare nella logica di una lingua che non prevede un alfabeto, non coniuga i verbi, usa i toni e prevede dei suoni molto diversi dai nostri non è cosa da poco.
2) STUDIARE CINESE NON è PARAGONABILE ALLO STUDIO DI ALTRE LINGUE
Se pensate che studiare il cinese sia come studiare inglese, francese o spagnolo siete fuori strada. Molto spesso per noi italiani imparare una di queste lingue richiede impegno, ma a volte si riesce a cavarsela anche un po' "a orecchio". Non sto dicendo che studiare inglese o francese sia facile, anzi per imparare bene qualsiasi lingua è necessario uno studio approfondito. Detto questo, per mia esperienza personale, posso dirvi che ho dovuto mettere molto più impegno in tre anni di cinese che in otto di inglese. E tuttora me la cavo meglio con l'inglese che con il cinese.
3) CI SONO I CARATTERI
Il cinese è una lingua che non prevede un alfabeto come il nostro. In poche parole non esiste una corrispondenza tra suono e lettera, ma esistono i caratteri. I caratteri non rappresentano un suono ma un significato. Questo può far intuire che se ad ogni carattere corrisponde più o meno un significato, i caratteri saranno molti più che le lettere di un alfabeto fonetico. Infatti si stima che esistano ben 56.000 caratteri diversi. Non temete però: solo alcune migliaia, più o meno intorno ai 2000, sono i caratteri fondamentali da conoscere per l'uso quotidiano. Un cinese mediamente colto ne conosce generalmente non più di 5000-6000. Sono pur sempre tanti, ma di fronte alla cifra totale sembra già un po' meno un'impresa titanica (forse).
Sappiate che per imparare a scrivere i caratteri correttamente e per ricordarli è necessario scrivere più e più volte lo stesso carattere. Un po' come si faceva alle elementari per imparare le lettere dell'alfabeto. Inoltre per i caratteri esiste uno specifico ordine dei tratti da seguire.
4) CI SONO I TONI
La lingua cinese è una lingua tonale. I toni sono una particolare modulazione della voce. Nella lingua cinese standard basata sul dialetto di Pechino (quella che si studia di solito all'estero e nelle scuole cinesi, detta anche mandarino o Putonghua 普通话) ci sono quattro toni. I toni servono a distinguere i significati, infatti una stessa sillaba pronunciata con diverso tono assume diversi significati. Per imparare a pronunciare correttamente i toni serve molto allenamento ed esercizio sia di ascolto (di un CD e di un madrelingua), sia studio individuale sulla pronuncia. I toni sono molto importanti perché permettono di farsi capire dai cinesi, senza pronunciare i giusti toni non sempre riusciremo a farci capire, soprattutto in casi in cui il significato delle nostre frasi non sia deducibile dal contesto.
5) CI VUOLE MEMORIA
Come avrete intuito, per studiare la lingua cinese serve memoria. Ci sono persone che memorizzano le cose più facilmente e più in fretta di altre, ma posso garantire che la memoria va per prima cosa allenata. Infatti il costante esercizio della lingua cinese permette anche di tenere allenata la memoria e piano piano vi sembrerà di ricordare più facilmente le cose. Tutto questo lavoro costa molto tempo e fatica ma prima o poi ne vedrete i frutti, ad esempio quando riconoscerete per la prima volta i caratteri sulle insegne dei ristoranti cinesi o quando in Cina decifrerete qualche cartello grazie alla conoscenza dei caratteri.
6) VIAGGIARE IN CINA
Si dice di un po' tutte le lingue, ma per il cinese forse vale ancora di più: per imparare davvero questa lingua è necessario passare più tempo possibile in Cina. E' infatti difficile poter imparare bene il cinese senza trascorrere dei periodi a studiarlo lì. Io per il momento sono stata solo un mese a Shanghai, seguendo un corso alla Shanghai International Studies University e una settimana da "turista" nella capitale Pechino, ma penso e spero di tornare presto in Cina e magari per più tempo per poter migliorare nell'uso della lingua.
Se siete spaventati dall'idea di partire e di trascorrere del tempo in un Paese con cultura e tradizioni molto diverse dalle nostre, forse vi conviene prendere in considerazione di studiare un'altra lingua. Se invece siete amanti dell'avventura, avete spirito di adattamento e non vedete l'ora di conoscere una nuova realtà, allora studiare la lingua cinese potrebbe essere un punto di partenza per aprirvi a nuove esperienze. Non si può spiegare a parole quello che la Cina è in grado di lasciarti dentro, ma vi assicuro che non ve ne pentirete.
P.S. Non sono un'insegnante, quindi il mio parere vale quello che vale. Però forse la mia esperienza personale come studentessa di questa lingua può aiutare chi è indeciso a prendere la decisione migliore. Non guardate a quello che ho scritto come una verità sacra, ma consideratelo come un super riassunto di quello che fin'ora ho capito e imparato dallo studio del cinese.
P.S. Non sono un'insegnante, quindi il mio parere vale quello che vale. Però forse la mia esperienza personale come studentessa di questa lingua può aiutare chi è indeciso a prendere la decisione migliore. Non guardate a quello che ho scritto come una verità sacra, ma consideratelo come un super riassunto di quello che fin'ora ho capito e imparato dallo studio del cinese.
1 commenti
Mi piacerebbe se aggiungessi ai tuoi punti: studiare il cinese non garantisce il successo economico che i mass media raccontano. Fatelo solo per passione. Se pensate all'"utile rivolgete lo sguardo alle classiche lingue europee, se pensate al cuore, esplorate tutte le lingue che volete secondo le vostre tendenze e preferenze, e non solo perchè un paese sta diventando la prima potenza economica. Ps. Peraltro il Giappone è stato la seconda potenza economica al mondo per anni, e mai il giapponese è stato indispensabile. Ed è un po' lo stesso con la Germania: prima potenza economica in Europa, ma il tedesco ha un ruolo per nulla paragonabile all'inglese.
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